La voglia di esprimersi attraverso le parole, oggi più che mai, è forte e dominante. Ognuno vuol diffondere il proprio punto di vista nel mondo, con testi e fotografie o video che raccontino pensieri ed emozioni. Blog, siti, pagine, gruppi; c’è un sovraffollamento di mezzi digital che invadono non solo il settore lavorativo ma anche quello del tempo libero.

Attenzione però a non fare di tutta l’erba un fascio. Se volete buttarvi in questo mondo, utilizzate usare ciascun mezzo per lo scopo per cui è nato, e non per altro. Vediamo per esempio la differenza fra un blog e un sito web.

Cosa è un blog 

Il primo “diario online” nasce nel 1997, grazie al software ideato da uno studente universitario americano – David Winer – che richiedeva una iscrizione, cioè una web log; da qui la contrazione del nome blog”. Su questi siti si pubblicavano fotografie e testi, ma soprattutto link, cioè collegamenti ad altri siti web e a eventi. Nel tempo, i blog si sono indirizzati per lo più alla scrittura.

Insomma, in origine erano diari personali, aggiornati se non quotidianamente almeno più volte a settimana. Erano per lo più privati e personali, poi col tempo sono diventati pagine professionali.

La struttura è semplice: il software consente di inserire un testo, delle foto o dei video, ma anche commenti e confronti con i lettori.  I comandi sono intuitivi, al punto che tutti possono aprire e usare un blog, anche persone che hanno poca dimestichezza con l’informatica. Il materiale viene conservato in maniera anti-cronologica, cioè dal documento più recente ai più vecchi, e si può scrivere in formato normale senza per forza usare la scrittura HTML.

A cosa serve un sito web 

Il blog è formalmente un sito web, ma per quanto concerne l’uso e il significato ultimo si differenzia dal “sito” vero e proprio. Mentre un blog è di uso semplice e diretto, un sito è molto più complesso. Ciò garantisce una resa del contenuto molto migliore e più sofisticata, ma spesso solo i più esperti sanno come gestire i comandi. Non a caso, per aprire un sito personalizzato spesso ci si deve rivolgere a un programmatore professionista.

Oggi ci sono alcune piattaforme che permettono di gestire l’uso di un sito web anche ai meno esperti, ma comunque una base di conoscenze le si deve avere. Creare una home page e sottosezioni, inserire immagini, colonne, pulsanti; insomma, non si tratta solo di scrivere un testo.

Oltre all’aspetto tecnico, il sito ha proprio obiettivi differenti. E’ praticamente sempre pensato per una finalità commerciale, anche solo in forma pubblicitaria, o per la diffusione di progetti sociali. Non è aggiornato costantemente, anzi nella sua struttura principale rimane fisso.

Gli utenti non lo visitano per trovare un nuovo articolo o post sull’argomento principale, ma per recuperare informazioni precise sull’attività, sui suoi servizi e i suoi prodotti.

Solitamente un sito non ha una “voce personale”, come accade nel blog, ma è una esposizione virtuale del brand.

Cosa scegliere tra i due 

Il sito web è ideale per chi intende proporsi con un’aria più professionale al pubblico di internet. Viene utilizzato per fini commerciali, non soltanto per “vendere” la propria professionalità ma anche per promuovere i prodotti di aziende o negozi.

Anche il blog ormai è utilizzato per fini professionali, ma è in maniera differente. Quello che offre sono informazioni generiche su un argomento. Magari chi lo apre vuole solo condividere una propria passione e poi, col tempo, riesce anche a trasformarlo in fonte di guadagno.

Oggi poi molti siti web, al loro interno, hanno anche dei blog, che spiegano in modo creativo il prodotto da vendere. Una vetrina non solo commerciale e tecnica ma anche “pubblicitaria” e in grado di appassionare ogni tipo di pubblico.

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